mercoledì 20 ottobre 2010

"Angeli del fango" e Angeli dei Libri

.
.

[ Messaggio già (inutilmente) inviato a AIB-CUR, lista di discussione internet dei bibliotecari italiani ]
A: AIB-CUR@LIST.CINECA.IT
Data: 30/10/2007 12:11
Oggetto: Gli Angeli dei Libri
.
Testo inviato dal Gruppo Biblaria
.
Si avvicina l'anniversario degli "Angeli del fango".
Quei giovani che nel 1966 accorsero in massa a Firenze per liberare dal fango dipinti, sculture, chiese e monumenti, guardandosi indietro potranno essere orgogliosi di se stessi e sentire di aver fatto la cosa giusta. Ma non tutti, non gli "Angeli dei Libri", coloro che - superficialmente - con quello stesso spirito violarono "impropriamente" le biblioteche storiche fiorentine per cercare di salvare i Libri. Con il senno di poi quegl'angeli avranno capito di aver sbagliato. Oggi anche loro sanno che i beni culturali e - con essi - i rispettivi angeli, non sono tutti uguali. Anzi, possiamo dire - e la "scienza" della biblioteconomia in questo ci conforta - che è soprattutto colpa loro se oggi gli utenti potenziali delle biblioteche sono confusi, non sanno orientarsi nella "rete bibliotecaria" che i bibliotecari predispongono per loro e non sanno distinguere tra una biblioteca e l'altra. E' colpa loro se le biblioteche storiche sono invase da "utenza impropria" che le costringe a svolgere "funzioni improprie". Ognuno di loro all'epoca avrebbe dovuto chiedersi che tipo di angelo è ed affannarsi a salvare i libri adatti alla propria "casta" culturale. Invece si lanciarono nel fango senza starci tanto a riflettere! Da allora, sulla scandalosa emergenza dell'utenza "impropria" nelle biblioteche storiche, la biblioteconomia si è affannata con pagine e pagine. Ma dopo quell'esempio sciagurato non si è più riusciti a risistemare le cose.
Da ultima è la direttrice della Nazionale di Firenze (allora invasa da "angeli" di tutti i tipi) che prova a spiegare a tutti che le biblioteche non sono tutte uguali e che ognuna dovrebbe "fare ciò che sa fare meglio" (IN: "Vincere facendo rete", 2007, p. 42) . Applicato al "sistema" delle biblioteche - ci spiega sintetizzando la migliore "scienza" biblioteconomica - ciò vuol dire che, ad esempio, la Nazionale di Firenze non dovrebbe solo catalogare i libri che "conserva" gelosamente, ma controllare che tutti i bibliotecari in Italia che catalogano seguano le regole dettate, appunto, dalla Nazionale. Affiancandolo alla spina nel fianco dell'utenza impropria, per ogni biblioteca della rete il motto "fare ciò che si sa fare meglio" vuol dire scegliersi gli utenti e contrastare un accesso di cittadini indifferenziato al "Sapere" custodito dalle biblioteche storiche. Questo ci insegna la biblioteconomia. Per questo chi lo capisce, chi non si limita a sollevare polemiche sterili ma, come i bibliotecari, studia ed approfondisce i problemi della "circolazione dell'informazione" oggi, sa che gli utenti che si lamentano delle restrizioni di orari e servizi nelle biblioteche storiche sono solo persone ignoranti (che non hanno studiato la "scienza" della biblioteconomia), come lo sono quel manipolo di bibliotecari che - giustamente ignorati in questo numeroso Gruppo di discussione tra esperti di biblioteconomia - solo un anno fa hanno scritto:
.
«Quanti dei coetanei di oggi di quegli "angeli del fango" che allora sottrassero alla scomparsa libri antichi, rarissimi esemplari e manoscritti unici, potrebbero oggi accedere alle biblioteche cui li restituirono? E in che modo sarebbero accolti? La risposta è inquietante. ... il patrimonio culturale ci appartiene – a tutti e a ciascuno – come specie umana. Tutti i fatti che lo riguardano ci riguardano, perché si tratta dei nostri "beni culturali". ... Al di là di ogni odierna celebrazione lo spirito degli Angeli del fango è stato tradito. O mai davvero capito e accettato? Sarebbe ancora peggio».
.
Pubblicato sul Bibl'og! di Bibl'aria in:
http://biblaria-blog.splinder.com/post/9784173#9784173
e
http://biblaria-blog.splinder.com/post/9829248#9829248
.
Sono questi gli esempi che rovinano l'immagine sociale della "professione"! Si possono giustificare gli utenti, ma come fanno dei bibliotecari a non sapere che neanche gli angeli sono tutti uguali?!?

Un ringraziamento agli Angeli del fango, a tutti gli angeli del fango.
.Berardino Simone, Firenze
dinosimone@virgilio.it

"UGUALE PER TUTTI La legge! ... è ... dev'essere ... speriamo che sia ... dobbiamo fare in modo che sia ...".IN, http://toghe.blogspot.com/

.
.
.
.