sabato 10 aprile 2010

“Una nazione con troppe biblioteche nazionali”

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Biblioteca Nazionale Centrale di Roma
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Non si può dire che alla fine del 1992 i servizi bibliografici italiani stessero vivendo la loro stagione più felice… il progetto Edificare, di cui presentiamo il rapporto finale, ha sperimentato delle procedure di produzione delle registrazioni bibliografiche a tempi e costi controllati … E da considerare un successo il fatto che un reparto un tempo sonnolento e allo sbando, responsabile di una politica bibliografica che io stesso qualche anno fa avevo definito “apparente”, sia riuscito in poco tempo a ristrutturarsi e a darsi nuove regole organizzative e di comportamento, orientandosi finalmente verso una filosofia di servizio…. Qual'era la situazione in Italia nel 1992? I farraginosi meccanismi della legge sul deposito legale delle pubblicazioni, che è lo strumento giuridico formale attraverso cui le biblioteche si approvvigionano per effettuare la loro registrazione, imponevano ritardi nell'arrivo del materiale variabili dai 2 ai 12 mesi. Ad essi andavano aggiunti i tempi del trattamento catalografico, che oscillavano nel Dipartimento catalogazione della Biblioteca nazionale centrale di Firenze (Bncf) da un minimo di 21 a un massimo di 23 mesi. Nella Biblioteca nazionale centrale di Roma (Bncr) tali tempi erano addirittura ignoti. In conclusione, l'intervallo di tempo che intercorreva tra la messa in commercio di un libro e I'emissione della notizia bibliografica era in media di 27-29 mesi. Per comparazione, il tempo impiegato in altri paesi europei, come la Repubblica federale tedesca, il Regno Unito e la Danimarca, era di gran lunga più breve e raggiungeva, rispettivamente, le 8-14 settimane, 2 giomi-24 settimane e 4-8 settimane…. Questo ritardo della Bni [ http://www.bncf.firenze.sbn.it/pagina.php?id=187&rigamenu=Presentazione ], che rendeva praticamente il servizio inutile giacché le altre biblioteche non potevano giovarsene, era dovuto al fatto che il tempo di giacenza del materiale librario nelle diverse fasi del processo di trattamento catalografico era pari al 90 per cento del periodo complessivo di lavorazione.
Passiamo ora ai costi. La clamorosa indagine accertava che ogni registrazione bibliografica prodotta dalla Bncf, dal momento dell'ingresso a quello del rilascio, costava in sola manodopera ben 128.400 lire; alla Bncr il dato era ancora più alto e si collocava intorno alle 140.000 lire. Il numero delle registrazioni bibliografiche giornaliere effettuate all'interno delle due biblioteche era di 1,42 per la Bncf, 1,38 per la Bncr. Insomma, il servizio di Bni che veniva proposto lasciava certamente alla storia liste autorevoli di registrazioni bibliografiche delle pubblicazioni, ma era del tutto inutile agli effetti del suo utilizzo corrente e per di più costoso …..
In origine, il progetto Edificare mirava alla creazione di una cornice di riferimento per il coordinamento delle attività dell'attuale Bni con altri centri di catalogazione e con l'Istituto centrale per il catalogo unico e le informazioni bibliografiche. In realtà, quest'ultimo istituto, rifiutando di condividere la responsabilità di Sbn per determinati servizi, ha abbandonato il progetto fin dai suoi primi passi. Dal canto suo la Biblioteca nazionale centrale di Roma ha sostenuto la tesi che il progetto di cooperazione dovesse essere fin dall'inizio allargato ad almeno altri cinque o sei centri di catalogazione, in opposizione alla Biblioteca nazionale centrale di Firenze, che propendeva per un allargamento graduale. In polemica con la Bncf e con la Direzione generale dell'Ufficio centrale beni librari, che aveva dato ragione alla biblioteca di Firenze, la Bncr ha così deciso di abbandonare il progetto al termine del primo anno di attività…. La fase operativa è cominciata nel mese di febbraio 1993. Il gruppo di progetto Edificare era formato quindi unicamente da membri delle biblioteche nazionali centrali di Firenze e di Roma. Come già era accaduto per lo Studio di fattibilità, esso era assistito da una società di consulenza: Studio Staff…. Nel periodo febbraio-dicembre 1993 si può dunque affermare con tranquillità che, per effetto della messa in rete delle procedure di costruzione della notizia bibliografica nel catalogo collettivo Sbn, i tempi di produzione della registrazione si sono allungati di almeno il 50 per cento. Per questo, i risultati conseguiti in Edificare sono ancora più sorprendenti: il tempo di produzione della notizia, in un periodo di massima turbolenza del sistema e di crescente complicazione delle procedure catalografiche, non solo non è aumentato del 50 per cento, come logica avrebbe voluto, ma, esclusivamente in virtù dell'intervento organizzativo, è addirittura diminuito in assoluto. Pur tenendo in conto l'immancabile "effetto Hawthome" sugli operatori impegnati nel progetto, che si sono sentiti "sotto osservazione", Edificare ha segnato in modo innegabile un'influenza positiva sulla loro motivazione e un incremento di produttività….. Dal punto di vista della tempestività, il modello di organizzazione adottato in Edificare ha permesso un decremento del tempo di lavoro di ben 631 giorni; questo è passato, infatti, da 721, a 90 giorni. L'obiettivo originario, volutamente ambizioso, prevedeva 30 giorni; occorre però tenere conto delle conseguenze causate dalle nuove procedure Sbn di catalogazione in rete, che hanno - come si è già detto - comportato un rallentamento pari al 50 per cento….. Ma è certamente dal punto di vista dell'abbattimento dei costi di produzione che il servizio bibliografico nazionale ha ottenuto i suoi risultati più eclatanti. La riduzione da 129.000 lire a 91.243 lire significa per la pubblica amministrazione una riduzione delle spese di manodopera di notevole portata. Nel corso del 1993, con i ritmi di produzione riscontrati nel secondo semestre di Edificare, il risparmio su 4.000 registrazioni bibliografiche è stato, per la Biblioteca nazionale centrale di Firenze, di 75.514.000 lire (solo di catalogazione semantica, equivalente alla metà del costo della risorsa umana). A regime, dunque, per le 13.000 registrazioni circa contenute in un volume annuale di Bni (catalogazione semantica + catalogazione descrittiva), il risparmio complessivo potrebbe essere di 490.841.000 lire su dodici mesi. Naturalmente, l'estensione su vasta scala dei benefici di un progetto sperimentale non è così lineare, né evidente; se ciò avvenisse, tuttavia, I'applicazione a regime delle pratiche di sperimentazione sviluppate in Edificare permetterebbe in appena un anno di recuperare completamente gli investimenti stanziati per il primo anno di attività del progetto. Ancora più rilevanti le economie di scala che interessano la Biblioteca nazionale centrale di Roma. Attualmente il costo della sua notizia si aggira intorno a 140.000 lire. L'adozione del modello sperimentato nel corso di Edificare ha permesso alla Bncr una riduzione del costo della manodopera di 97.514.000 lire (solo catalogazione descrittiva). L'adozione generalizzata del modello Edificare consentirebbe alla Bncr di ottenere un risparmio complessivo di 975.140.000 lire per le sue 20.000 registrazioni bibliografiche annuali (catalogazione descrittiva + semantica). In un ordine di idee più vasto, il costo della non unificazione fra le Biblioteche nazionali centrali di Firenze e di Roma comporta, solo per la catalogazione, una perdita secca per il sistema bibliotecario italiano di 1.465.981.000 lire all'anno (975.140.000 lire + 490.841.000 lire). Un lusso che la povera Italia bibliotecaria non può certamente permettersi ….
Per quanto assurdo possa sembrare, il successo attuale del progetto Edificare rischia di portarlo alla rovina e di affossare lo sforzo tenace compiuto dagli operatori. …. Ancora più paradossale è che la disaffezione verso il progetto nasca innanzitutto nelle istituzioni che ne sono le maggiori beneficiarie…. Tutto ciò invita ad usare riflessioni biblioteconomiche. … Sempre più frequenti e consistenti sono gli articoli che invitano ad applicare alle situazioni bibliotecarie modelli generali e tecniche manageriali già sperimentate in ambienti, in genere, anglosassoni. Ma l’incertezza che accompagna il futuro di Edificare, che tali modelli e tecniche ha adottato con i più lusinghieri successi, mostra fino a che punto una letteratura unicamente concentrata sulle tecniche di management basate sul "sistema razionale" sia di scarsa utilità per il rinnovamento istituzionale, quando essa non è accompagnata da una diagnosi approfondita del fattore umano e delle relazioni di potere esistenti nell'organizzazione su cui il manager è chiamato a intervenire. In altri termini, ciò che manca a tale letteratura è, a mio avviso, l'analisi senza reticenze della fenomenologia burocratica ravvisabile nelle singole istituzioni italiane
Detto con molta franchezza: è noto a tutti nel mondo delle biblioteche che il ruolo di editore della Bni svolto dall'Iccu si è sempre limitato alla consegna di nastri e schede in tipografia e alla sua distribuzione "su richiesta"; è fatto altrettanto noto che, almeno fino ad Edificare, i servizi bibliografici prodotti dalla Biblioteca Nazionale centrale di Firenze potevano definirsi "apparenti"; e né più né meno che "inesistenti" sono, ancor oggi, quelli prodotti dalla Biblioteca nazionale centrale di Roma. Eppure, nel corso di Edificare ciascuna di tali istituzioni si è comportata come se fosse effettivamente editrice o produttrice di servizi bibliografici, assumendone tutte le prerogative e gli atteggiamenti, in un gioco di rappresentazioni e di finzioni degno del teatro delle ombre balinesi….. Esattamente quanto aveva descritto Crozier più di un trentennio fa: "Il potere di decisione all'interno di un sistema di organizzazione burocratico tende ad essere situato nei punti in cui si darà la naturale preferenza alla stabilità del sistema interno 'politico' invece che ai fini funzionali dell' organizzazione". Con la sua volontà razionalizzatrice, il progetto Edificare metteva profondamente in discussione I'attuale assetto istituzionale e il sistema tradizionale produttore di inefficienza, ma legittimato dall'assunto giuridico, e cercava di costruire un nuovo sistema di relazioni a dominante decisamente tecnica. Nella misura in cui questo disegno avanzava e si rafforzava, il marasma istituzionale provocato da Edificare si accentuava, ma nessuno ha voluto cogliere I'occasione per ridisegnare l'assetto tradizionale secondo i nuovi fini funzionali e indipendentemente dalla logica formale giuridica corrente ….. Di fronte alla crisi istituzionale il potere "politico", che avrebbe potuto dare l’impulso per rafforzare la collaborazione fra il Dipartimento di catalogazione della Bncr e la "Bibliografia nazionale italiana" (1.465.981.00 lire di risparmi potenziali), non ha saputo invece evitare che le due biblioteche procedessero ciascuna per la sua strada ai primi venti di burrasca….. Non si capisce bene con quali vantaggi: l'inefficienza sarà ristabilita, il sistema tradizionale si sarà conservato, tutti i benefici attuali saranno annullati… L'appello lanciato dal Gruppo di lavoro costituisce già di per sé una prima risposta….. non basta; occorre anche I'appoggio solidale dell'ambiente. Di fronte alla cattiva gestione delle biblioteche molti bibliotecari più avvertiti e sensibili si sono spesso chiesti che cosa succederebbe se fossero gli utenti stessi a ribellarsi e a reclamare i servizi cui essi hanno diritto … Da questo punto di vista, il progetto Edificare si trova in una situazione ideale, giacché utenti dei servizi bibliografici nazionali sono gli stessi bibliotecari ... ..

Giuseppe Vitiello, Consiglio d'Europa (Strasburgo), 1994
(Il progetto “Edificare”, Biblioteche Oggi, nov. – dic., pp. 50 - 67)






Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze

.. ... [Giuseppe Vitiello, 2003] Produrre una bibliografia nazionale significa (..una volta ricevute per deposito legale le pubblicazioni da catalogare..) effettuare, secondo norme e standard internazionali, la catalogazione centralizzata affinché le biblioteche che recuperano in seguito i dati bibliografici sopprimano un’operazione di routine tra le più costose e spostino così risorse e personale verso altri serviziIn Italia, invece, le registrazioni bibliografiche nazionali vengono prodotte dalla Biblioteca nazionale centrale di Firenze in collaborazione con le biblioteche partecipanti a SBN. Il flusso di produzione risulta perciò invertito: una delle oltre 1.500 biblioteche SBN [N.d.R.: che ha necessità di mettere al più presto a disposizione del pubblico le nuove pubblicazioni acquistate ma non trova disponibile la catalogazione “ufficiale”] introduce il dato il quale, corretto e rielaborato dalla biblioteca di Firenze secondo un alto livello di autorevolezza, confluisce poi nella bibliografia nazionale …
Per capire le origini di una simile stranezza occorre tornare indietro ai primi anni Novanta, quando uno studio finanziato dalla Commissione europea mise in luce la situazione comatosa dei servizi bibliografici italiani (C. Guiducci Bonanni e G. Vitiello, Servízi bibliografici nazionalí: dalla diagnosi al progetto, Accademie e biblioteche d'ltalia, 3, 1992, p. 55 - 71) …
E’ giunto il momento di tirare, alla lettera, le somme e di tentare qualche ipotesi di «microeconomia» della cultura, più specificamente riguardante il possibile beneficio economico derivante dalla fusione di due istituti esistenti e dalla creazione, conformemente alla prassi di ogni altro stato al mondo, di un’unica biblioteca nazionale.
La simulazione che ora proponiamo … è minimalistica … Il mancato introito per deposito legale nel solo triennio 1998 – 2000 ammonterebbe in tal caso a 1.858.956 Euro.
Ripetiamo ora la stessa operazione per i servizi bibliografici nazionali … Anche in questo caso l’ipotesi è minimalistica … Secondo questa ipotesi il risparmio globale teorico … sarebbe stato nel solo triennio 1998 – 2000 di 1.538.062 Euro … Se le biblioteche nazionali italiane avessero lavorato in stretta integrazione nel triennio 1998 – 2000, l’entità dei risparmi, o meglio, il valore aggiunto da esse prodotto nei soli due servizi sarebbe stato pari ad almeno 3,39 milioni di Euro
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[ N.d.R.: Vedi anche:
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LIBRI & WEB Il ministero dei Beni culturali regala il software per gestire gli schedari. Non sempre è compatibile. Così chi ci rimette è
l' utilizzatore
La biblioteca è online, ma solo in parte:
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Praticamente impossibile trovare altre analisi dei costi nella letteratura sulle biblioteche. Invece, abbondano i bibliotecari che - senza mai preoccuparsi di come recuperare risorse dagli sprechi - si lamentano per l'insufficienza delle risorse assegnate.
Ad esempio:
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Speciale 55° Congresso nazionale AIB:
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